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giovedì 7 marzo 2013

Persona 4 Golden (PSVita) - La nostra Recensione

A cura di Francesco 'Vampirone' Meo

Persona 4 Golden è la riedizione in HD e con qualche aggiunta del già pluripremiato Persona 4 uscito nel 2008 su PS2. La serie nasce come spin off di Shin Megami Tensei su Psx nel 1996 e, fin dal primo capitolo, approfondisce le relazioni sociali tra i personaggi fondendo JRPG a simulatore di vita. Atlus sarà riuscita a superarsi come hanno fatto altri in questo periodo di reboot e riedizioni in Alta Definizione?

La trama vede il giovane protagonista trasferirsi ad Inaba dallo zio detective e dalla cuginetta e subito, a pochi giorni dal suo arrivo (mentre cerca di ambientarsi nella nuova scuola) un cadavere femminile viene trovato a dieci metri di altezza appeso ad un'antenna televisiva. Questo è solo il primo di una serie di omicidi che terrorizzerà la città; armati di fiducia e curiosità comincia l'avventura quotidiana per cercare indizi e trovare qualche amico con cui condividere i timori. Proprio la ricerca di nuovi amici ci porterà a trovare l'indizio fondamentale: attraverso il televisore si può raggiungere un'altra dimensione, un mondo parallelo dove le persone del mondo reale, attratte dalla visione della propria Persona sullo schermo, vengono intrappolate e muoiono. Dopo aver "domato" la nostra Persona saremo in grado di entrare ed uscire dai televisori per provare a risolvere il mistero delle morti, cercando di salvare qualche sfortunato cittadino.  

Il gioco è ambientato in una sorta di Giappone contemporaneo nel quale durante il giorno si svolgeranno le normali attività di un ragazzo adolescente: lo studio, lo sport, le ragazze o semplicemente un lavoro o una passeggiata tra i negozi del centro, faranno salire il Social Link del personaggio in questa o quella attività, modificando i poteri evocati dalle Persona. Ci troveremo quindi a dover scegliere come occupare i vari giorni della settimana svolgendo il maggior numero delle attività offerte: l'opzione del calcio, ad esempio, aumenterà la forza fisica mentre lo studio rinforzerà la magia della Persona evocata. Le Persona sono i veri protagonisti del gioco durante la notte infatti, al calar delle tenebre, attraverso la tv accederemo al Midnight Channel: dungeon crawler su più piani con classici combattimenti a turni  in cui uccidi, prendi i tesori, salvi gli ignari cittadini e sali di livello. 

Ovviamente sotto questa semplice veste si nasconde un ottimo JRPG (molto simile ai vecchi Persona) che premia lo studio delle caratteristiche di ogni nemico (punti deboli e punti forza) e delle Persona equipaggiate che possono cambiare il corso di una battaglia. Ci sono circa 150 Persona nel gioco, molte vengono catturate al termine dei combattimenti attraverso un mini gioco di carte che costringe a scegliere tra Denaro, Punti esperienza, Oggetti extra o appunto la cattura di una nuovo "avatar". Il nostro personaggio può tenere con se varie Persona ed equipaggiare quella giusta in battaglia a seconda delle necessità. Più avanti nel gioco, quando il livello del personaggio sarà piuttosto alto, salirà anche la nostra capacità di fondere tra loro due o tre Persona per ricavarne una nuova con le caratteristiche delle due precedenti che più preferiamo mantenere. L'alternanza delle fasi esplorative notturne con l'occupazione delle giornate e delle molteplici attività offerte, fanno da scenario ad una trama ben congeniata ma non particolarmente originale, capace comunque di portare il giocatore a tre finali differenti più uno extra, a seconda dei Social link sviluppati nel corso della lunga avventura (50 ore minimo). I punti di salvataggio sono distribuiti in modo simile a quelli della PS2, ogni 30-35 minuti, nonostante ciò la possibilità di mettere in Stand by il gioco in ogni momento, lo rendono fruibile a chi gioca anche a singhiozzo come me.

L'arrivo su PSVita ha portato qualche miglioria nel gameplay, riscontrabile soprattutto per quanto riguarda l'aspetto social: sulla falsa riga di Dark Souls e Catherine, della stessa Atlus, si troveranno suggerimenti, strategie e sondaggi che si basano sulle scelte della comunità online. E' stato aggiunto inoltre un nuovo personaggio giocabile ed un intero quartiere cittadino ma è ovviamente tutto il comparto audio-visivo che ha subito il migliore upgrade e tutto ora si muove in maniera più fluida sul piccolo Oled della console. Il motore di gioco resta lo stesso della versione PS2 ma i colori, il framerate e il dettaglio dei personaggi principali sembrerebbero dire tutto il contrario. Sono state aggiunte (e sostituite) alcune sequenze animate ed anche il già ottimo accompagnamento sonoro è stato rimasterizzato, risultando al passo con l'upgrade grafico. Infine Atlus ha pensato anche ai vecchi amanti della serie inserendo tra le opzioni una sorta di galleria interattiva che si completa con il procedere dell'avventura e che contiene info, musiche, immagini, la storia di Golden ma anche di tutti i vecchi Persona. Tra queste opzioni figura anche la lista di tutte le sequenze animate del gioco che meritano di essere viste come un OAV data l'altissima qualità ed il Chara Design fenomenale che da sempre caratterizza la serie, unito finalmente all'alta definizione.

A fronte di un gameplay solido e vario, di un ottimo comparto tecnico, di una superba longevità e della sopracitata qualità e definizione dell'anime, posso sicuramente affermare di trovarmi di fronte ad uno dei migliori JRPG dell'ultima decade, sicuramente al migliore su PSVITA a patto che conosciate l'Inglese dato che non è stato localizzato e che contiene moltissimi dialoghi non sempre elementari. Se la lingua Albionica non rappresenta un problema e se quello che cercate è un JRPG di classe, fiondatevi a comprarlo.

Voto 9.5/10

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