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ONE PIECE PIRATE WARRIORS 2 - La nostra recensione1 2 3 4

mercoledì 20 marzo 2013

Sniper: Ghost Warrior 2 (PC/PS3/XBOX360) - La nostra Recensione

City Interactive ci riprova, dopo l’incompleto primo episodio di ormai 3 anni fa, ci propone il sequel di quello Sniper Ghost Warrior che lasciò l’amaro in bocca, per la buona occasione sprecata, a molti di coloro che speravano in un buon FPS bellico alternativo e tematico, incentrato sulle gesta della figura indubbiamente più fascinosa da impersonare per noi combattenti d’istanza in poltrona. Un buon periodo di lavorazione, che ha portato anche a più rinvii dell’uscita da agosto 2012 fino ai giorni scorsi, l’adozione del famoso motore grafico CryEngine 3 (si prorpio quello di Crysis…), ed una prima seppur breve scorsa alla versione quasi definitiva verso l’inizio di febbraio 2013, ci lasciavano ben sperare seppur ben consci del fatto che in definitiva avremo dovuto comunque confrontarci con un produzione autodefinitasi laconicamente “budget”. Bene (si fa per dire), andiamo a vedere quanto.


Imbracciamo il fucile e partiamo per la ben poco originale missione, spalmata in tre atti principali da 4 quests, nel tentativo di recuperare un’arma biologica sottratta dal cattivone traditore di turno grazie al solito esercito di mercenari russi e slavi. Ci troviamo in primis nella giungla Filippina, poi con un bel “flashbackone” tanto di moda adesso, in una Sarajevo disastrata dei primi anni '90 e per finire arroccati sugli altipiani del Tibet. Il filo narrativo e la caratterizzazione dei personaggi sono praticamente inesistenti, rappresentati solo da alcune brevi cut-scene graficamente carenti e qualche schermata satellitare condita da dialoghi in inglese sottotitolati che fungono da riempitivo durante i veloci caricamenti. Parte l’azione e con un compagno al quale faremo da supporto per la quasi totalità della missione che ci dirà anche quando respirare ed andare al bagno, azzerando quasi completamente la libertà d’azione e di scelta paventata in precedenza, cominciamo a piantare proiettili in testa ai nemici con una discretà facilità, soprattutto ai primi due livelli di difficoltà, dove un cerchietto rosso ci verrà ad indicare l’esatto punto di impatto del proiettile calcolato secondo i nuovi parametri implementati, ed a dover di cronaca anche molto bene, quali il vento, la frequenza cardiaca, la propria posizione ed ovviamente la distanza

Ben diversa la situazione giocando a livello difficile, l’unico che Vi raccomando, dove solo la prontezza e il calcolo veloce tramite la griglia balistica dell’ottica dell’arma Vi garantirà di mandare il colpo a segno evitando di allertare la vittima designata ed i commilitoni nelle vicinanze. A tal proposito può tornare molto utile una sessione di addestramento al poligono nell’apposita sezione raggiungibile dal menu principale che simulerà quasi tutte le possibili situazioni ritrovabili in missione familiarizzando con l’influenza della balistica ed i classici comandi da FPS integrati con trattenimento del respiro e conseguente rallentamento in una sorta di Bullet-Time e con la gradita innovazione del controllo attivo sulla pressione morbida del grilletto che in un tiro ottimale permetterà di ridurre l’effetto rinculo ed aumentare la precisione dello sparo immediatamente successivo. Ben realizzate e suggestive infine le scene in Bullet-Cam attivate a seguito di un colpo pressoché perfetto o dopo l’uccisione dell’ultimo nemico di zona. 

Anche per le fasi “pseudostealth” che dovrete affrontare in corso d’opera, è consigliabile alzare il livello di difficoltà al massimo per evitare che la minimappa e i tag sopra il nemico Vi aiutino non poco nel valutare il da farsi soprattutto in riferimento alla direzione dello sguardo degli individui che in definitiva, rimane l’unico elemento discriminante, oltre all’ingaggio secco, capace di allarmare i mercenari dotati di una IA altalenante e portatrice di inabilità uditiva marcata. Naturalmente avremo a disposizione anche una pistola silenziata, paradossalmente più letale del fucile da qualsiasi distanza e in qualsiasi punto colpito del malcapitato, e un coltello per le immancabili uccisioni corpo a corpo. In nessun caso potremo raccogliere armi del nemico, e/o nascondere i cadaveri, due possibilità delle quali, in un titolo simile, si sente la mancanza. Buona invece la pariteticità delle resistenze al fuoco tra il nostro alter ego virtuale ed i nemici freddabili così come noi stessi in pochissimi colpi ben piazzati ravvivando così un pò il senso di sfida.

Parlando di tecnica, la prima domanda è: che fine ha fatto il CryEngine? Se lo sono dimenticato! Ah, no forse l’hanno usato solo per riprodurre l’acqua, e le sue superfici (…)veramente troppo poco! Nonostante una leggera ripulita e una lucidatina alla scala cromatica e un discreto effetto movimento d’insieme in campo largo, la realizzazione del titolo lascia veramente molto a desiderare con difetti enormi sui quali solo l’appassionato (malato) cecchino videoludico può sorvolare, come la presenza perenne di incroci di poligoni, texture dal dettaglio infimo, ambientazione statica e level design piatto che si riflettono inevitabilmente su un'interazione col giocatore prossima allo zero se non strettamente precalcolata. Non sono mancati neppure “buggoni” con parti ambientali intrappolanti da riavvio obbligato, personaggi fluttuanti, glitch per altri universi e impossibilità di cambiare arma in una delle sessioni al calibro ’50 arrivando al punto predefinito armato di pistola anziché di fucile con conseguente sequela di bestemmie e ripartenza dal checkpoint di 10 minuti e vari nemici prima. Da segnalare anche qualche sporadico calo di framerate con rallentamenti sistematici in sede di auto salvataggio. Buono il doppiaggio, colonna sonora assente, effetti realistici ma con volumi spesso sballati come nel caso del ronzio degli insetti a tratti insopportabile.   

Insomma, questo Sniper Ghost Warrior 2, per poco non vince il titolo poco ambito di “peggiore del precedente” vantando una campagna di 4/5 ore a livelli medio-basso, più coinvolgente e duratura (di poco) a livello difficile e una sessione multiplayer (ma dai?) composta da ben due mappe della quale è meglio non parlare. Ad onor del vero, City Interactive stessa, tramite il suo sito ha già annunciato il rilascio per fine marzo di un DLC che dovrebbe ampliare la campagna single con una location Siberiana comprensiva di nuove features winter-oriented mentre la multi beneficierà di due nuove mappe e di un'ulteriore modalità.   La realizzazione tecnica sarebbe risultata appena sufficiente per un gioco di due anni fa, e non certo degna di un CryEngine3 mal sfruttato, il cui pessimo utilizzo non è certo giustificato da prezzo e risorse budget. Come già anticipato sopra però i fanatici dello "sniping" sapranno andare sopra le oggettive mancanze di un titolo a suo modo, a livello difficile sia chiaro(l’ho gia’ detto?), divertente il giusto e mentalmente poco impegnativo. Giudizio finale: Pallottola Spuntata. 

Voto 5.5/10


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