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martedì 25 settembre 2012

Little Big Planet(PSVita) - La nostra recensione

A cura di Francesco 'Vampirone' Meo

Speravate in questo gioco? Onestamente parlando contavo di non aver bisogno di scomodare il mitico Sackboy per capire che la mia PSVita era un maschietto...che aveva le PALLE INSOMMA! Invece i primi muscoli sono di stoffa ragazzi! E che Stoffa! 

La semplice trama alla base del gioco vede il super pupazzo in un pianeta di nome Carnevalia, un luogo un tempo gioioso, adesso sopraffatto dall'oscurità e popolato da malvagie marionette dall'aspetto anonimo che distruggono tutto al servizio di un burattinaio scaltro(uhmmm mi ricorda qualcosa...). Noi dovremmo dare una mano, anzi due, al protagonista che cercherà di rimettere le cose in ordine per far tornare il pianeta felice e contento.

L'avventura parte dopo qualche livello tutorial che introduce il giocatore nel mondo di Little Big Planet e la prima impressione è ottima: la grafica, il doppiaggio completamente localizzato in italiano e il sonoro sono adeguati al brand e rispecchiano quanto visto nei precedenti capitoli.


Oserei dire che, tecnicamente parlando, questo è il più bel LBP mai uscito. Il piccolo gioiello portatile Sony rende giustizia al lavoro svolto dai grafici di Double 11, dove splendidi effetti luce donano profondità ad una esperienza visiva già di altissimo livello con un framerate quasi sempre costante e una pulizia grafica degna di PS3.


Il doppiaggio in Italiano è molto professionale, con tanto di ottimo narratore nei menu/tutorial ma il vero punto di forza stà nel comparto audio con effetti sonori e musiche incredibili che ci rimarranno in testa per ore. 
Tutto il gameplay vira verso i comandi tattili  che permettono di spostare oggetti, blocchi e ingranaggi con un semplice tocco o un'oscillazione della console. 
La modalità storia progredisce con una buona curva di apprendimento, senza risultare frustante se non in qualche passaggio verso la fine del gioco, quindi direi che ci può stare. Anche se i nuovi comandi hanno velocizzato e reso intuitiva la parte creativa di Little Big Planet, la sezione platform segna un piccolo rallentamento nel ritmo di gioco, che spesso viene interrotto per intervenire sul touch-screen. Tuttavia il divertimento è assicurato a fronte di una prima parte semplice e veloce, una parte centrale che mi ha ricordato grandi giochi per Megadrive(come Sonic e Vectorman ma anche Decap-attack) e il poco fortunato(in termini di vendite per un gioco dalla qualità così eccelsa) Rayman Origins e con un finale tosto ma mai frustrante.


LBP non raggiunge l'eccellenza di Rayman, che finisce nel momento in cui si conclude la modalità principale, ma il nostro mitico Sackboy ci apre da subito il suo universo costellato di livelli aggiuntivi, nuovi costumi, nuovi oggetti ed un negozio dove poter acquistare tutto il necessario per personalizzare il  gioco...ma soprattutto l'editor dei livelli, capace di trasformare questo buon platform in un vero Must Have! Difatti dopo un'oretta di inevitabili tutorial ci possiamo lanciare nella creazione di livelli autonomi completamente personalizzabili, con immagini tratte persino dal nostro quotidiano(grazie alla fotocamera di PSVita), che prenderanno vita esattamente nel modo in cui immaginate. Potrete creare di tutto: platform, rpg, Metroidvania e addirittura Racing game, e una volta conclusa la fase creativa potremmo condividere il nostro livello nella Community e magari scaricare qualcuno di quelli creati da altri utenti. 

In definitiva il gioco mi ha pienamente convinto, laddove la modalità storia si esaurisce nel giro di poche ore(anche se per avere tutti i trofei dovrete sudare un pò di più), il gioco guadagna un punto per tutti gli extra che offre con un editor perfetto, capace di rendere noi giocatori anche piccoli Level Designer.
Voto: 8/10

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