L’italia è un paese di santi, poeti e commissari tecnici e la maggior parte dei videogiocatori del belpaese rientra senza ombra di dubbio in questa categoria, vista la bagarre che si crea ogni anno in occasione dell’uscita delle due simulazioni calcistiche per eccellenza: FIFA e PES, che si sono passati stagione dopo stagione il testimone di miglior simulazione sul mercato. Dopo anni di incontrastato dominio, PES ha dovuto cedere il passo a FIFA, che è riuscito ad aggiungere alla miriade di licenze ufficiali, anche una giocabilità pari, se non superiore a quella di PES e tutta una serie di modalità di gioco con cui potersi divertire fino all’uscita dell’episodio successivo. FIFA 13 si trova a dover confermare il primato di critica e pubblico che la serie ha guadagnato negli ultimi anni. Electronic Arts ci sarà riuscita? Inseriamo il disco di gioco e scopriamolo.
Terminati i caricamenti veniamo accolti dal faccione di Lionel Messi, testimonial anche per quest’anno, che ci accompagnerà attraverso il ricchissimo menù di gioco.
Partiamo dal classico match amichevole, che è stato sostituito dalla modalità Match Day, dove potremo scegliere la nostra squadra del cuore ed affrontare una delle partite che ci vengono messe a disposizione: la particolarità é che sia le partite che lo stato di forma dei giocatori, le squalifiche e quant'altro seguono di pari passo quelle che si sono appena disputate o si disputeranno a breve nella realtà, con tanto di telecronaca ed aggiornamenti in tempo reale dagli altri campi. Indubbiamente una trovata interessante, anche se questa non é ovviamente la modalità su cui passeremo la maggior parte delle ore.
Le altre modalità che avremo a disposizione saranno Supporta il tuo Club, l’Ultimate Team, la Carriera, la sezione Stagioni online e il Virtual Pro e ognuna ci darà la possibilità di approfondire un aspetto diverso del gioco.
Supporta il tuo Club ci dà la possibilità, tramite ogni attività che svolgeremo nel gioco, di incrementare la posizione in classifica della nostra squadra preferita grazie ai Punti Esperienza guadagnati. I punti esperienza guadagnati non saranno solamente necessari per salire di livello, ma ci faranno guadagnare dei crediti che potremo spendere nello store interno al gioco per acquistare scarpini o divise storiche, ma anche agevolazioni utilizzabili all’interno delle altre modalità di gioco.
La modalità Ultimate Team è molto corposa ed è stata ripresa ed ampliata rispetto alle versioni precedenti. In questo caso ci troviamo di fronte ad un gioco di carte dove dovremo riuscire a creare la squadra più forte e coesa possibile da poter utilizzare sia online che offline. Essendo un gioco di carte, gli aiuti e le “penalità” si possono celare dietro ad ogni pacchetto rendendo l’esperienza sempre imprevedibile e mai scontata. Questa modalità ricorda i giochi free-to-play tanto in voga su tablet e smartphone, dove chi è disposto ad investire somme di denaro (reale) per l’acquisto di pacchetti (virtuali) avrà vita più facile rispetto a chi non lo è. Scelta dal mio punto di vista poco condivisibile dal momento che i 60 o più euro vengono spesi invece da tutti gli utenti...
Passiamo alla Carriera, dove l’ossatura è rimasta la stessa rispetto al precedente episodio, ma sono stati introdotti dei miglioramenti soprattutto che la rendono molto più godibile; il mercato è molto più evoluto in quanto potremo offrire contropartite tecniche nelle nostre offerte, rilanciare e rispondere in un numero maggiore di modi a coloro che avanzeranno le proprie offerte nei confronti dei nostri giocatori. Da allenatori in caso di successi, saremo ovviamente corteggiati sia dalle squadre più blasonate che dalle nazionali. Tutti gli aspetti legati alla gestione della squadra che abbiamo imparato a conoscere col precedente episodio ritornano ovviamente anche in FIFA 13, dandoci la possibilità di gestire la squadra a 360 gradi, comprese le fasi che si svolgono fuori dal rettangolo di gioco, come ad esempio le conferenze stampa.
Stagioni Online è ovviamente dedicata a tutti coloro che vorranno sfidare utenti da qualsiasi parte del mondo: la modalità è strutturata in maniera differente rispetto ai precedenti episodi in quanto partiremo dalla decina divisione e, nell’arco delle dieci partite della stagione dovremo fare abbastanza punti per la promozione, per il titolo o, ovviamente, per non retrocedere. Finalmente il matchmaking è “intelligente” e verranno cercati avversari sia con un’esperienza simile alla nostra che con una squadra di livello simile, così da creare match mai squilibrati e con un pò di varietà in più dal punto di vista degli avversari trovati. Purtroppo si incontrano ancora i bimbiminchia che non appena subiscono un gol staccano: viene assegnata vittoria a tavolino, ma è comunque una cosa fastidiosa che può essere quantomeno limitata cercando avversari che abbiano una percentuale di ritiri simile alla nostra.
Parliamo infine del Calciatore Virtuale, che si intreccia a meraviglia con le Stagioni Pro Club: potremo come sempre creare il nostro alter ego e buttarlo nella mischia per farlo crescere ed arrivare ai livelli più alti del calcio mondiale (nazionale compresa). Anche in questo caso si tratta di una modalità ottimamente congegnata che rischia di farci passare un grandissimo numero di ore davanti allo schermo.
Finora abbamo parlato di tutto quello che è possibile fare con FIFA 13, ma non abbiamo ancora fatto la nostra discesa in campo. Andiamo perciò a vedere come si comporta il titolo a livello di grafica e sonoro e, soprattutto, a livello di giocabilità, vera cartina al tornasole di ogni simulazione calcistica che punta ad essere la migliore sul mercato. La grafica ed il sonoro sono purtroppo il tallone d’Achille dell’intera produzione, dato che a fronte di un buon numero di stadi riprodotti in ogni dettaglio, i modelli dei calciatori sono nettamente migliorabili, tanto che impallidiscono se paragonati a quelli di PES. Anche la telecronaca dell’inossidabile duo Caressa-Bergomi ha ormai stancato, essendo sostanzialmente la stessa per il terzo anno consecutivo. Anche i tifosi che assistono alle nostre partite non sembrano particolarmente esaltati per le nostre gesta e le partite sembrano identiche tra loro a livello di tifo. Si salva la colonna sonora che riunisce canzoni di generi trasversali e di artisti più o meno conosciuti mantenendosi su ottimi livelli (almeno per coloro a cui piace un certo tipo di musica).
Ed eccoci al capitolo giocabilità. Rispetto al divertimento arcade della serie PES, negli ultimi anni FIFA ha saputo staccarsi ed evolversi prediligendo un approccio nettamente più simulativo. Questa prerogativa appare evidente fin dalla prima partita, in cui i ritmi lenti e compassati si alterneranno alle velocissime ripartenze in contropiede nostre e dei nostri avversari, insomma, l’impostazione dei match è moderna e simile a ciò che si potrebbe vedere in un normale match di Campionato o di Coppa. La fase difensiva risulta ben bilanciata e anche una difesa poco attrezzata può riuscire a fermare attaccanti di altissimo livello (a patto ovviamente di giocare una partita che rasenta la perfezione). In attacco ci troviamo di fronte ad una situazione piuttosto simile, con le difese che ci danno un minimo di spazio di manovra fino a poco oltre la metà campo, ma che dalla trequarti in poi riescono a chiudere ottimamente gli spazi. La manovra va quindi costruita in maniera intelligente creando degli spazi anche dove non ci sono, sfruttando i pochi che ci vengono concessi o ancora assecondando i movimenti dei compagni, che questa volta sembrano davvero muoversi sempre e comunque con lo scopo di allargare le maglie difensive avversarie e tagliare per trovare il varco giusto. Questa situazione tattica dà luogo a partite combattutissime fino all’ultimo secondo in cui il minimo errore può causare la letale ripartenza avversaria. A questo dobbiamo aggiungere anche la tanto sbandierata imprevedibilità, che coinvolge gli stop ed alcuni tipi di passaggi, gli scontri molto fisici per il possesso palla ed una rinnovata fisica del pallone.
Insomma, FIFA 13 si pone l’obiettivo di farci vivere in tutto e per tutto una partita che potremmo vedere in TV nel 2012 ed in questo riesce benissimo; per le innovazioni introdotte il titolo è consigliato anche a tutti coloro che avevano la versione 2012, mentre per tutti gli altri non c’è neanche bisogno di dire che l’acquisto è consigliato ad occhi chiusi. Peccato solamente per lo scialbo contorno alla partita vera e propria e la grafica migliorabile: difettucci perdonabili che minano un prodotto altrimenti perfetto.
Voto: 9,5/10
personalmente gli do 8...9,5 vorrebbe dire quasi eccellenza...e qui non c'è. Il comparto online fa cagare, con i server origin che ci riportano all'età della pietra. la modalità carriera è fatta in maniera troppo superficiale, per non parlare di numerosi bug (irrisolto quello dei colpi di testa e delle marcature sui calci d'angolo e le palle inattive)...non ho provato PES, ma se questa è l'eccellenza del calcio videoludico siamo alla frutta...dovrebbero parlare un po' con 2Ksports per sapere come si lavora a fondo sui dettagli di un gioco di sport...
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