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martedì 2 aprile 2013

Terraria (PS3/PSVita/XBOX360) - La nostra Recensione

A quasi due anni di distanza dalla sua uscita per PC, Terraria fa finalmente la propria comparsa anche sugli store digitali di Xbox 360 (uscito qualche giorno fa, il 27 Marzo) e PS3/PSVita (con data da confermare) e farà felici tutti coloro che non hanno un PC (o non lo usano per giocarci) o che hanno "consumato" Minecraft in tutte le sue incarnazioni. L'indie game di Re-Logic è riuscito, nel corso del tempo, a guadagnarsi una folta schiera di appassionati grazie al martellante passaparola della rete e al conferimento del premio come miglior gioco Indie del 2011.
Per quelli che ancora non lo conoscessero andiamo a vedere di cosa si tratta, cercando di analizzare i motivi di tanto successo e, cosa più importante, se il titolo è meritevole del vostro acquisto, perciò mettetevi comodi e continuate a leggere..



Terraria è un'avventura/platform/RPG ambientata in un mondo bidimensionale generato casualmente all'inizio di ogni partita in cui dovremo occuparci principalmente di esplorare il mondo di gioco, costruire oggetti grazie alle risorse che troveremo in giro e sconfiggere le mostruose creature che incontreremo. All'inizio di una nuova partita, la primissima cosa che ci sarà chiesta sarà la creazione del nostro avatar, un "ammasso" di pixel che tutti coloro che sono cresciuti assieme a NES, Super NES e affini ricorderà con affetto. Le modifche che potremo apportare saranno solamente estetiche perchè l'equipaggiamento che potremo utilizzare dovremo guadagnarcelo valorosamente sul campo. 

Terminata la fase di creazione, di cui per la cronaca potremo lasciare l'incombenza alla CPU, dobbiamo occuparci di un altro paio di cosucce prima di tuffarci nelle lande di Terraria: dovremo innanzitutto decidere le dimensioni del nostro mondo tra Piccolo, Medio e Grande ed infine la difficoltà del gioco, all'aumentare della quale perderemo un maggior quantitativo di oggetti e risorse ogniqualvolta moriremo e addirittura al livello di difficoltà più elevato ci trasformeremo in un fantasma che svanirà, assieme al mondo creato, una volta spenta la console (non una gran cosa per i meno pazienti di voi, compreso il sottoscritto). Ed eccoci finalmente arrivati a Terraria: gli oggetti che avremo a disposizione saranno ovviamente limitatissimi e consisteranno in un piccone, un'accetta e una spada di rame. Non molto, ma per iniziare saranno più che sufficienti. Incontreremo poi un PNG, una guida, che ci darà le pochissime indicazioni di cui avremo bisogno: le più interessanti riguarderanno la gestione dell'inventario, con cui avremo continuamente a che fare durante le nostre esplorazioni. 

Quindi possiamo cominciare a sbizzarrirci, anche se il primissimo oggetto da creare è la nostra abitazione, grazie alla quale potremo difenderci dai mostri che popolano le lande di Terraria e che compaiono di notte, una volta calata la luce del sole. Il ciclo giorno-notte condizionerà pesantemente l'esplorazione, costringendoci a pianificare con molta attenzione i nostri viaggi  per non rischiare di rimanere vittima di qualche mostro un pò troppo cresciuto per le nostre possibilità. Ogni cosa va fatta al momento giusto e con gli strumenti giusti, anche se questo spesso può significare provare e riprovare dal momento che, a parte le indicazioni iniziali, non ci viene dato nessun suggerimento su come affrontare determinate situazioni, ma tutto verrà lasciato alle prove e alla scoperta del giocatore, il che può risultare frustrante per alcuni ed estremamente stimolante ed appassionante per altri, anche se personalmente propendo decisamente per la seconda opzione. Oltre che nella caccia notturna a creature mostruose, il nostro tempo a Terraria viene speso nella continua ricerca di materiali e creazione di nuovi oggetti, utili alla creazione di altri oggetti ancora, in un circolo che definire vizioso è poco.  

La nostra abitazione col tempo diverrà poi il fulcro delle nostre attività: potremo infatti decidere di aprire il nostro mondo a visitatori esterni; più grande è la nostra abitazione, più giocatori potremo ospitare per aiutarci. Idea indubbiamente fantastica, ma che viene minata dalla possibilità per i nostri compagni di visitare il nostro mondo solo quando saremo anche noi online, limitando questa feature davvero molto interessante. La descrizione di Terraria può concludersi qua, dal momento che gli sviluppatori forniscono al giocatore solo alcuni strumenti e possibilità, mentre tutto il resto sta solamente alla sua fantasia. E chi ha amato Minecraft sa esattamente cosa intendo e quanto possa dare assuefazione una formula del genere, se ben sviluppata.

Per quanto riguarda il comparto tecnico, c'è davvero poco da dire: il mondo bidimensionale ci fa fare un salto indietro nel tempo fino al Super NES ed ai vari Metroid o Castlevania; la grafica blocchettosa, come citavo in apertura, causerà un tuffo al cuore al giocatore con qualche anno in più sulle spalle, mentre i più giovani, abituati a ben altri tipi di produzioni, potrebbero subire un impatto davvero traumatico ed abbandonare il gioco ben prima della fine del tutorial. Il sonoro è l'aspetto meno curato in assoluto di tutto il gioco: effetti ridotti all'osso, una musica per il giorno ed una per la notte. Un pò poco anche per una produzione del genere.

Valutare nel 2013 un gioco come Terraria, non è per niente facile, anche perchè il titolo non è assolutamente un gioco per tutti: chi in un gioco guarda al numero di poligoni mossi e alla grafica ultra-pompata, giri pure al largo di diverse miglia, anche se si perderà una perla rarissima; chi vorrà invece tuffarsi in un mondo fantastico in cui la fantasia del giocatore è la protagonista assoluta, beh, si faccia avanti e acquisti Terraria senza pensarci su due volte. Non se ne pentirà neanche per un momento. Nostalgico.

Voto: 8/10    

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